Resilienza e gli urti del Web!

Qualunque cosa tu possa fare, qualunque sogno tu possa sognare, comincia. L'audacia reca in ...


In fisica la RESILIENZA è  la capacità di un materiale di resistere ad un urto riacquistando la sua forma originaria.

 In ingegneria, la resilienza è la capacità di un materiale di resistere ad urti improvvisi senza spezzarsi.

In informatica è la capacità di un sistema di adattarsi alle condizioni di utilizzo e resistere all’usura garantendo la disponibilità dei servizi erogati.

In Psicologia è l’abilità di adattarsi alle avversità, resistere agli eventi difficili uscendone addirittura rafforzati e scoprendo in sé nuove risorse.

Aroon Antonovsky, sociologo statunitense, ha lavorato negli anni ’70 – ’80 sul rapporto tra stress, salute e benessere. I suoi studi dimostrano che alcune persone sono più resilienti di altre, hanno una capacità maggiore di affrontare situazioni difficili.

 Nel mondo del web questa caratteristica la possiamo riferire alla capacità delle aziende di difendersi da eventi avversi che possono colpire il proprio business. Pertanto, definiremo resiliente, un’ azienda o un professionista che sono capaci di rispondere in tempi relativamente brevi e positivamente alle situazioni critiche improvvise al fine di salvaguardare le attività produttive, la propria immagine, la penetrazione sul mercato limitando di fatto i rischi gestionali e amministrativi (business continuity).
Quando parliamo di Web Reputation di un azienda o di un professionista, possiamo riferire “il momento di crisi” alla macro area che riguarda tutto ciò che può ledere il marchio o l’immagine di chi lo rappresenta. Il web è quel posto in cui i brand boicottati dal “popolo del web” sono subito considerati falliti. Se un’azienda commette una gaffe pesante o si trova al centro di uno scandalo, partono immediatamente azioni di boicottaggio contro la marca e i suoi prodotti. Quanto siano dannosi questi boicottaggi è una cosa su cui è bene riflettere. Facendo alcuni esempi concreti: si è parlato di boicotaggio sul marchio Moncler dopo la messa in onda della trasmissione Report, che pare segnalasse il fatto che le piume utilizzate per i capi di abbigliamento fossero ricavate dallo spiumaggio di oche vive; il marchio di moda di  Patrizia Pepe è stato messo al centro dell’attenzione per  la campagna con la modella considerata troppo magra al punto di sembrare anoressica; Nestlé vietò agli utenti di utilizzare il proprio logo come immagine del proprio personal profile, proprio per non incorrere in cattivo utilizzo del marchio.

Tutti questi casi hanno in comune una sola cosa: hanno vissuto momenti intensi di crisi che si sono tradotti in un’ondata di feedback negativi sul web. Il  momento di crisi, che porta stress e rimette in discussione momenti di vita importanti e traguardi lavorativi può essere fronteggiato solo e soltanto con l’adattamento della mentalità alle mutate condizioni.
Bisogna capire che non basta perseverare in un’ unica direzione per ottenere risultati ma occorre perseverare nella ricerca di soluzioni e di approccio risolutivi nel momento che si palesa una minaccia
 

Le difficoltà operative sono quotidiane, ma è proprio in questi momenti che bisogna essere resilienti nel portare avanti le proprie idee, i propri progetti per il raggiungimento degli obbiettivi prefissati.

A questo punto, ci si potrebbe chiedere: in che modo è possibile sviluppare un atteggiamento resiliente?
Ognuno di Noi può sviluppare la  propria resilienza. La resilienza non è una capacità innata ma si acquisisce nel tempo con le esperienze della vita.

Seguire alcune regole è fondamentale, e ve ne presento alcune, in via generale da applicare come stile di vita:

 

  1. Prefiggersi  obbiettivi reali e realizzabili, credendo in ciò che si fa e facendolo con piacere.
  2. Assumere una visione positiva, stimolando la produttività ,imparando ad agire a livello pragmatico  diminuendo le ansie da obbiettivo.
  3. Essere flessibili accettando il cambiamento e vederlo come un’ opportunità positiva sviluppando così la capacità di adattamento e problem solving.
  4. Creare rapporti e relazioni (sociali e on line)  che stimolino il confronto e arricchiscono la propria vita.
  5. Utilizzare strumenti che favoriscono la gestione del lavoro migliorando la flessibilità sia mentale che operativa.

Ritengo, infine, occorra essere resilienti nel mondo web più di qualsiasi altro contesto, in quanto è in costante evoluzione, pertanto, la sopravvivenza nel mercato globale dipende solo da Noi, dalla capacità di adattabilità alla disponibilità al cambiamento; dalla capacità progettuale; all’autoefficacia (self-efficacy) e dalla capacità  qualora si palesi,”di toccare il fondo e risalire a galla” in tempi brevi.

Grazie Dott.ssa Elisa Marcheselli.